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70.000 ettari di Storia e Natura

Il più antico Parco nazionale italiano è situato per metà in Valle d’Aosta, per l’altra in Piemonte. Accoglie, attorno alla vetta del Gran Paradiso, unica cima oltre i 4.000 metri interamente in territorio italiano, cinque vallate concentriche in cui si trovano tipici ambienti alpini, con ghiacciai, rocce, boschi di larici ed abeti. La creazione dell’area protetta è fortemente legata alla salvaguardia dell’animale simbolo del Parco, lo Stambecco alpino, di cui, dopo la II guerra mondiale, erano sopravvissuti solo 416 capi in tutto il mondo e tutti nel territorio del Parco. Al fine di garantire lo sviluppo economico-sociale della popolazione del Parco, l’Ente promuove la sperimentazione di metodi di gestione del territorio, idonei a realizzare una integrazione sostenibile tra uomo ed ambiente naturale e tali da preservare il patrimonio naturale. L’Ente promuove nuove attività produttive compatibili e salvaguarda i valori culturali tradizionali presenti nelle attività agro-silvo pastorali, nell’artigianato e nell’architettura locale tradizionale.

Il Parco offre innumerevoli proposte di soggiorno: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, ma anche  dedicate al benessere e al relax, in questa sezione trovate tutte le informazioni su come arrivare, conoscere e visitare l'area protetta. Per saperne di più è possibile scaricare il depliant "Rallenta il ritmo, rimani nel Parco"

Puoi trovare tutte le informazioni sulle attività sportive sia estive che invernali direttamente sul sito del Parco del Gran Paradiso

INTORNO AL MAIOLANDRO

La Via Delle Frazioni Alte

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Tempo di percorrenza

Dislivello

La partenza può essere direttamente dalla strada che affianca la struttura oppure dalla frazione di Balmarossa, il percorso è ad anello. Partendo da Balmarossa si arriva a Borgata Varda dove vedrete baite in pietra e legno, alcune ristrutturate come seconde case, muretti a secco, affreschi religiosi e piccole chiesette e anche una vecchia scuola alla borgata Maison in funzione fino al 1962. Affacciatevi alle finestre, il tempo sembra essersi fermato…la struttura conserva vecchi banchi, la cattedra in legno, la lavagna, la stufa, la stanza della maestra e persino dei quaderni. Il Vallone del Roc riserva la sorpresa più bella alla fine del sentiero la Cascata del Roc maestosa e scenografica. Proseguendo il sentiero ci ricondurrà a Pianchette. Questa è un’escursione breve, non difficile adatta anche ai bambini, ma ricca di storia che ci riporta ad un tempo passato povero e faticoso che ha lasciato il posto, forse troppo, alla tecnologia dei giorni nostri.

intorno al maiolandro

La Cascata di Noasca

cascata noasca

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Tempo di percorrenza

Dislivello

Alta 32 metri è tra le più famose del Piemonte. Un salto d’acqua imponente formato dal torrente Noaschetta che attraversa il piccolo centro di Noasca. Si può lasciare l’auto in uno dei parcheggi della piazza, da qui ci si incammina verso la chiesa e il sentiero le passa di fianco. Qui troviamo un bivio con indicazione della cascata a 5 minuti di distanza. Un sentiero costeggia il fiume e in breve giungiamo a un primo punto panoramico. Proseguendo si arriva proprio dietro alla cascata passando sotto a una caverna. Si raccomanda la massima attenzione. Dopo aver osservato il retro della cascata e il paese che fa capolino più in basso possiamo proseguire sull’altro versante, seguendo il sentiero a zig-zag che ci porta alla strada provinciale. Da qui si potrà guardare la cascata nella sua interezza prima di far ritorno al parcheggio.